Agricoltura biodinamica in Italia

Per essere buoni agricoltori bisogna mettersi in sintonia con leggi della natura e riconoscere l’agire delle forze spirituali e materiali nelle manifestazioni naturali, sosteneva Rudolf Steiner, teosofo che ha dato il via all’agricoltura biodinamica

Ed è proprio la natura, con i suoi cicli e i suoi ritmi, al centro di questa tipologia di agricoltura con tecniche non convenzionali, come l’agroforesty, che sostituisce i fertilizzanti chimici con un sistema che accoglie animali nei terreni, per fertilizzarlo in maniera spontanea, mettendo al centro la vita dell’ambiente. Il biodinamico, in fondo, raccoglie già nella parola stessa la sua filosofia: mettere in movimento la vita, ogni tipo di vita che c’è in natura. 

Per chi lo pratica, il biodinamico ha il vantaggio della rinascita di intere aree desertificate e di elevata qualità dei prodotti, come afferma e ricorda spesso il presidente dell’Associazione Agricoltura Biodinamica, Carlo Triarico. Inoltre, in un summit da lui tenuto ad aprile 2022, Triaco ha affermato che questa tecnica di coltivazione sarebbe in grado di mitigare gli effetti del cambiamento climatico e di rischi ambientali, poiché si basa sulla concezione di rispetto della natura. Evitando un approccio consumistico e di sfruttamento delle produzioni intensive alle quali si è abituati da Occidente a Oriente, portando al tempo stesso all’autosufficienza alimentare

Questa consapevolezza si sta diffondendo nel mondo, ma anche in Italia, grazie a una maggiore sensibilità sui temi ambientali: proprio di questo parleremo nel corso dell’articolo. Ma prima ricordiamo in cosa consiste l’agricoltura biodinamica

 

Che cosa si intende per agricoltura biodinamica: tra storia e princìpi 

Il terreno, l’uomo, gli animali e le piante sono parte del cosmo. Per questo, tutte le forme di vita sono sensibili alle leggi della natura e lavorano in sinergia influenzando l’un l’altra, alla ricerca di un perenne equilibrio

Questa è la visione che supporta e spiega cos’è l’agricoltura biodinamica. Una visione risalente alla conferenza di Koberwitz del 1924 da parte di Rudolf Steiner, teosofo e scienziato polacco nato nel 1861 in Croazia, all’epoca Impero Astroungarico. Negli anni succesivi alla nascita di questa teoria – e che coincidono con il periodo nazista – c’è stata una repressione verso l’agricoltura biodinamica, ritornata poi in auge negli anni Quaranta del secolo scorso, anticipando anche l’agricoltura biologica che nasce dopo la Seconda Guerra Mondiale, negli anni Cinquanta.

Molto spesso, il biologico e il biodinamico vengono confusi e utilizzati come sinonimi. Esiste invece una netta differenza: il biologico è regolamentato e riconosciuto da leggi e certificazioni europee, il biodinamico è considerato una pseudo disciplina ed è regolata solo dall’associazione Demeter che rilascia l’omonima certificazione

Tra gli obiettivi e i principi che Steiner aveva individuato per l’agricoltura biodinamica ci sono la gentilezza e l’attenzione per la Terra nel rispetto dei suoi tempi, senza forzare i processi produttivi. 

Per questo, non sono ammessi pesticidi chimici e sostanze sintetiche. Per avere un’idea più precisa, nell’agricoltura biodinamica sono ammesse solo 10 sostanze a fronte delle 69 ammesse nell’agricoltura biologica.

Sono vietati anche gli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) e si preferiscono le colture locali, adatte a quello specifico ambiente. D’esempio sono le nostre vigne con viti di Garganega, una varietà autoctona presente in Gambellara sin dal Medioevo, e la Durella, anch’essa nativa dei Monti Lessini. 

 

L’agricoltura biodinamica tra leggi e dati in Italia e nel mondo

Gli ultimi dati di Bioreport risalgono al 2018, nei quali si legge che in Italia sono presenti 4.500 aziende che aderiscono all’agricoltura biodinamica. Il nostro Paese è inoltre il primo a livello mondiale a esportare prodotti biodinamici, dal settore vivaistico al vino biodinamico

La crescita di aziende e della richiesta dei prodotti biodinamici è dovuta alla diffusione della consapevolezza e della sensibilità verso i cambiamenti climatici e alla salvaguardia dell’ambiente a livello nazionale. 

Inoltre, un’agricoltura biodinamica corrisponde anche al risparmio economico per le aziende, visti gli aumenti del 40% che hanno interessato il gasolio agricolo e all’aumento del 180% del costo dei pesticidi. 

Tuttavia, la legge italiana ha approvato nel febbraio del 2022 una norma che protegge il biologico che non può essere equiparato all’agricoltura biodinamica.

I vini biodinamici in Italia

Al pari di altri prodotti derivanti dalla coltivazione della terra, anche per il mondo del vino non esiste una normativa a livello nazionale o europeo. Per le regole di coltivazione della vite, si fa riferimento alle direttive dell’Associazione Demeter dai principi biodinamici; per la produzione di vini biodinamici il processo di fermentazione deve avvenire in maniera spontanea

Nella nostra azienda di famiglia, Menti Giovanni Agricola, alla naturale fertilità dei terreni vulcanici si aggiungono metodi biodinamici come il cornoletame e il sovescio, che coincidono con la nostra scelta di salvaguardare e rigenerare il nostro territorio, quello di Gambellara al quale la nostra famiglia è legata dal XIX secolo grazie al bisnonno Giovanni. 

Perché, come afferma Stefano Menti “Vogliamo lavorare nel rispetto della natura per lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo ereditato dai nostri padri”

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