Abbinamento vino bianco e carne: non è impossibile!

Cosa c’è di meglio che concedersi un delizioso bicchiere di vino e un succulento taglio di carne? 

Immagina gli aromi che si diffondono nella tua cucina mentre prepari ogni componente della tua ricetta: quello delle erbe fresche, dell’aglio e della cipolla nella marinata; il profumo dolce e affumicato emanato dalla carne in cottura e quello del vino che ti riempie il naso quando ne bevi un sorso. 

Che si tratti di un appuntamento galante, di un piatto d’effetto per stupire gli ospiti o di qualcosa di speciale da gustare con amici e familiari, l’abbinamento del vino con la carne non deve intimidire. 

In questo articolo ti spiegheremo come anche il vino bianco può essere abbinato alla perfezione alla carne, basta seguire alcune semplici regole. 

 

Vino bianco e carne: alcune semplici regole 

Possiamo abbinare il vino bianco alla carne in base a due grandi criteri: il tipo di carne o la cottura. 

Infatti, base alla tipologia di carne variano anche la struttura e l’intensità che anche un bel bicchiere di bianco può valorizzare dal punto di vista del profilo aromatico. 

 

Carni bianche e vino

Quando il menù prevede carni bianche, come il pollo o il tacchino, il vino bianco è spesso l’abbinamento ideale.

Che siano arrostite, saltate o cotte alla brace, i vini bianchi possono valorizzare molto il sapore delle carni bianche, esaltandone il carattere naturale.

Si tratta di carni delicate in termini di gusto e tenere, caratteristiche che vengono esaltate dai vini bianchi soprattutto in caso di cotture alla brace. 

La scelta ideale per un’esperienza deliziosa con questo tipo di carne rimangono i vini bianchi leggeri o di media struttura.

In questo caso ti consigliamo il nostro Riva Arsiglia 2020: un bianco ricco, fresco e di grande mineralità proveniente da vigne con più di 85 anni. Un vino dai sentori di erbe aromatiche e speziati che richiamano soprattutto l’incenso, il timo e il rosmarino. 

Riva Arsiglia è un ottimo vino bianco da grande invecchiamento, può durare tranquillamente 10/15 anni mantenendo inalterate le caratteristiche che la contraddistinguono.

 

Carni rosse e vino bianco 

Le carni rosse tendono a essere caratterizzate da corposità e succulenza, il che le rende perfette da abbinare a vini rossi corposi con buoni tannini.

Tuttavia, alcuni tagli di carne come la lonza di maiale, classificata come taglio magro, sono perfetti per essere accompagnati da vini bianchi vellutati e morbidi, che ne integrino la delicatezza, specialmente se cotta al forno, senza sovrastarne il gusto. 

D’altra parte, i tagli dei bovini più giovani, come il vitello e i vitelloni, si distinguono per la loro tenerezza e si apprezzano con il vino bianco o rosso, a seconda della loro preparazione e cottura. 

Al contrario, il manzo e i bovini adulti possiedono carni meno tenere che tendono a non abbinarsi bene ai vini bianchi. 

Per quanto riguarda la selvaggina, poi, meglio optare per vini di buon corpo e invecchiati a lungo

Il vino bianco è l’accompagnamento perfetto anche per un tagliere di salumi, perché in grado di completare la varietà di sapori presenti sul tagliere, dal dolce e affumicato al piccante e salato.

Abbinare il vino in base alla cottura della carne 

Quando si parla di abbinamento tra vino bianco e carne, il tipo di cottura è un fattore chiave. 

A seconda del gusto e della consistenza desiderata, i vini bianchi possono essere abbinati a carni cucinate in modi diversi. 

Per le carni crude, come la tartare di manzo o i carpacci, i vini bianchi profumati e di buona complessità, giovani e freschi, sono un’ottima scelta perché si sposano bene con la tendenza acida della carne. 

I vini bianchi sono adatti anche alle carni grigliate. Nel caso di carni più grasse come il maiale, abbiniamo bollicine in grado di pulire il palato; nel caso di tagli magri cerchiamo vini freschi dal sapore lievemente acidulo. 

Infine, nel caso di stracotti e brasati, meglio optare per vini datati, in grado di esaltare la complessità del piatto. 

Un esempio perfetto è il nostro Monte del Cuca 2019: di colore arancione, che nella sua vinificazione attraversa un periodo di macerazione sulle bucce. 

Viene imbottigliato senza essere filtrato dopo un anno di riposo sui propri lieviti.

Affinato dentro a botti di legno di slavonia, questo vino si caratterizza per dei sentori di frutta matura, di miele e da un accenno leggero di spezia più pieno e intenso. 

Non mancano di certo note minerali, tanniche e una buona acidità. 

L’anno in più di ulteriore affinamento in bottiglia rende ancora più distinto il corpo di questo vino, che si presta a un abbinamento strutturato come quello con il brasato.

Se vuoi stupire i tuoi ospiti con un’interessante combinazione di vino bianco e carne, tieni presente che il tipo di cottura ha un ruolo importante nel creare la giusta miscela di sapori e aromi.

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