Vino bianco Gambellara: qualità di un territorio unico

Il vino bianco Gambellara, ottenuto principalmente dal vitigno Garganega, è una delle gemme nascoste della produzione vinicola italiana, un prodotto che racconta la storia di un territorio e delle persone che lo lavorano con passione e dedizione.

In questo articolo, esploreremo le caratteristiche uniche del vino bianco di Gambellara, scoprendone il processo di produzione, le sue qualità organolettiche e il motivo per cui il terreno vulcanico conferisce a questo vino una personalità così distintiva e affascinante.

Storia del vino Gambellara

Il Gambellara è un vino che affonda le sue radici nella storia e nella cultura del Veneto. Il suo nome deriva da Gambellara, un piccolo comune situato tra le province di Vicenza e Verona, noto per le sue colline vulcaniche e la sua lunga tradizione vitivinicola. Storicamente il paese era spezzato in due perché esistevano “due Gambellara”, una vicentina e l’altra veronese, questo dovuto all’interesse economico legato ai vini e le uve che da Gambellara provenivano.

Le prime tracce di coltivazione della vite in questa zona risalgono all’epoca romana, ma è nel Medioevo che la produzione di vino inizia a prendere piede seriamente. A partire dal XIV secolo, le famiglie nobili locali iniziano a investire nella viticoltura, rendendo Gambellara una delle zone di produzione vinicola più importanti del Veneto.

Il vitigno Garganega, da cui deriva principalmente il vino Gambellara, è coltivato in questa zona da secoli. Questo vitigno autoctono ha dimostrato di adattarsi perfettamente al suolo vulcanico e al clima mite della regione, producendo vini dal carattere distintivo e riconoscibile.

Nel corso del XX secolo, la produzione del Gambellara ha continuato a crescere, tanto da ottenere il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1970. Oggi, il Gambellara rappresenta una delle eccellenze del panorama vinicolo veneto e italiano, un vino bianco che racchiude in sé la storia, la passione e l’abilità dei viticoltori di questa terra.

Il terreno vulcanico di Gambellara

Il terreno di Gambellara è una delle caratteristiche distintive che conferiscono al suo vino un profilo aromatico unico

Questo terreno è prevalentemente costituito da basalto e tufi, frutto dell’attività vulcanica di milioni di anni fa. Questo substrato roccioso, insieme a strati di argilla e sabbia, rende il terreno particolarmente fertile e ricco di minerali. È tale composizione geologica, unita alla presenza di pietra pomice, a favorire un buon drenaggio, un aspetto fondamentale per la salute e la qualità delle vigne.

Il terreno vulcanico è famoso per conferire ai vini una marcata mineralità e una certa acidità, elementi che, nel caso del Gambellara, si traducono in un vino bianco fresco, vivace, agile e di buona struttura. 

La presenza di minerali come ferro, magnesio e potassio nelle vigne è un fattore determinante che influisce notevolmente sulla qualità delle uve Garganega, il vitigno principe di Gambellara.

La Garganega cresce rigogliosa su questi suoli vulcanici, assorbendo i nutrienti e i minerali necessari per sviluppare sapori e aromi complessi. Questo processo si riflette nel bicchiere, dove il vino esprime note di frutta bianca, fiori, erbe aromatiche e una caratteristica vena minerale, rendendolo un prodotto unico nel suo genere, figlio di un terreno vulcanico dal carattere indomito.

Il vitigno Garganega

La Garganega è un vitigno versatile, resistente e capace di adattarsi alle variazioni del clima e del terreno, ma è nel suolo vulcanico di Gambellara che esprime al meglio il suo potenziale.

Le viti di Garganega, infatti, traggono nutrimento da un suolo ricco di minerali, che conferisce al vino profumi e sapori unici, dal caratteristico tono minerale alla vivace acidità.

Il vino bianco prodotto da uve Garganega si presenta con un colore giallo paglierino, a volte con riflessi dorati. Al naso, si distingue per la sua complessità aromatica, con note di frutta bianca matura come pera e mela, fiori bianchi e un accenno di mandorla. In bocca, l’equilibrio tra freschezza e struttura rende il Gambellara un vino elegante e persistente.

La Garganega, inoltre, si presta bene all’appassimento, processo che permette di ottenere vini dolci di grande pregio come il Recioto di Gambellara ed il Vin Santo di Gambellara. In questa zona, un tempo era molto diffuso il metodo di appassimento dell’uva chiamato “Picaio Vicentino”. Nella nostra azienda Menti, continuiamo a portare avanti la tradizione del picaio da quattro generazioni, per tutta l’interità dell’uva in appassimento, uva che andrà poi a generare Albina e Vin de Granaro. In questi vini passiti, i profumi si arricchiscono di note di frutta secca, miele e spezie, in un palato dolce e avvolgente.

Insomma, il vitigno Garganega, grazie alla sua straordinaria adattabilità e alla ricchezza di sfumature che sa conferire al vino, è un vero e proprio tesoro del territorio di Gambellara.

Caratteristiche del vino bianco Gambellara

Il Vino Bianco Gambellara è un esempio autentico e distintivo di vino bianco italiano. Il suo profilo aromatico è ricco e complesso: frutta bianca matura come pera e mela, fiori bianchi e sottili note di mandorla si mescolano in un bouquet invitante. In alcune versioni, soprattutto quando il vino ha avuto un affinamento in legno, possono emergere note di vaniglia e spezie dolci.

Al palato, il vino bianco di Gambellara impressiona per l’equilibrio tra una viva freschezza e una struttura ben delineata. L’acidità è ben bilanciata da una leggera morbidezza, rendendo il vino elegante e persistente. Il retrogusto rievoca le note fruttate e floreali percepite al naso, arricchite da un caratteristico tocco minerale, eredità del terreno vulcanico di Gambellara.

Quando si parla di abbinamenti gastronomici, il vino bianco di Gambellara è estremamente versatile. Perfetto come aperitivo, si accompagna in modo eccezionale con antipasti di mare, come tartare di pesce o carpaccio di branzino. Di nuovo, è adatto con i primi piatti e risotti delicati, come risotto agli asparagi o ai frutti di mare. I piatti di pesce alla griglia o al forno trovano nel Gambellara un compagno ideale. Infine, grazie alla sua struttura, può essere abbinato anche a formaggi di media stagionatura.

Per quanto riguarda la degustazione, consigliamo di servire il vino bianco di Gambellara a una temperatura di circa 10-12 gradi, in un calice ampio che permetta al vino di esprimere al meglio la sua ricchezza aromatica.

Il nostro vino bianco biodinamico

L’agricoltura biodinamica è al cuore della produzione dei vini di Menti, che grazie al vitigno Garganega e al territorio unico di Gambellara, offre un vino di eccellente qualità. 

L’approccio biodinamico va oltre la semplice agricoltura biologica, puntando non solo alla tutela del terreno e delle coltivazioni in maniera naturale, ma anche al rispetto dei cicli e dei ritmi naturali della terra.

I terreni vulcanici di Gambellara, naturalmente ricchi di sostanze nutritive, si prestano perfettamente a questa pratica. Le tecniche biodinamiche permettono di mantenere e incrementare la fertilità di questi terreni, preservando l’ambiente e riducendo al minimo l’impatto della produzione agricola. 

Non vengono utilizzati prodotti chimici che potrebbero impoverire o inquinare il terreno nel tempo; al contrario, la materia organica della terra viene preservata, evitando l’erosione.

Una delle tecniche biodinamiche più importanti utilizzate nei vigneti coltivati dal team Menti è la pratica del sovescio, in cui la semina viene effettuata con specifiche piante tra i filari di viti. Queste piante, una volta cresciute, vengono interrate, arricchendo il suolo con le loro sostanze nutritive. Tale pratica, insieme ad altre tecniche biodinamiche, consente di ottenere uve Garganega di massima qualità.

Grazie all’agricoltura biodinamica, rispettosa dei ritmi naturali della terra, si ottiene un vino che non solo rispecchia le caratteristiche del suo terreno di origine, ma che ne esalta le peculiarità in ogni sorso.

Il vino bianco Gambellara è un viaggio attraverso i secoli, dalle prime coltivazioni di Garganega fino all’approccio biodinamico moderno, che ha permesso di preservare e valorizzare questo antico vitigno. Un viaggio che, attraverso il bicchiere, vi porterà alla scoperta dei profumi, dei sapori e della storia di questo angolo di Veneto.

Vi invitiamo a sperimentare i nostri vini dal gusto autentico e dalla qualità che solo una produzione rispettosa della natura e del territorio può offrire.

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