Vini non filtrati: cosa sono e perché sceglierli

Nel mondo del vino, l’evoluzione delle tecniche di produzione e la ricerca di autenticità hanno portato alla riscoperta e alla valorizzazione di pratiche antiche, tra cui la produzione di vini non filtrati. 

Questi vini, che si distinguono per la loro naturalezza e intensità, sono il risultato di un processo vinicolo che predilige l’integrità del prodotto rispetto all’intervento umano.

Tradizionalmente, i vini venivano consumati nella loro forma più naturale, non subendo i processi di raffinazione moderni. 

Con l’avanzare della tecnologia e l’introduzione di metodi di produzione industriali, la filtrazione è diventata uno standard per garantire un aspetto limpido e uniforme al vino. 

Un vino non filtrato è esattamente ciò che il nome suggerisce: un vino che non ha subito i processi di chiarificazione e filtrazione. 

Questi processi, comunemente utilizzati nella produzione vinicola, rimuovono particelle sospese e impurità, ma possono anche privare il vino di alcuni dei suoi aromi e sapori naturali. Il risultato è un vino più autentico, spesso con una complessità e un carattere più ricco rispetto ai suoi omologhi filtrati.

La connessione con la produzione di vini naturali e biodinamici

I vini non filtrati si inseriscono perfettamente nel contesto dei vini naturali e biodinamici, che enfatizzano la sostenibilità e l’interazione armoniosa con l’ambiente. 

La produzione di vino naturale si concentra sull’utilizzo di uve coltivate senza pesticidi o fertilizzanti chimici e su tecniche di vinificazione che minimizzano l’intervento umano. 

Analogamente, la biodinamica, che considera la vigna come parte di un ecosistema più ampio, promuove un approccio olistico alla viticoltura, rispettando i cicli naturali e utilizzando preparati biodinamici per arricchire il suolo.

In questo contesto, i vini non filtrati rappresentano un impegno verso pratiche di conservazione e riscoperta di sapori tradizionali e storici del vino, mantenendo intatte caratteristiche di corposità, aroma e gusto che i processi di filtrazione possono, anche involontariamente, affievolire.

Questi vini racchiudono la vera essenza del terroir, catturando ogni sfumatura del suolo, del clima e del lavoro umano che li ha prodotti.

Il processo di produzione dei vini non filtrati

La produzione dei vini non filtrati segue un percorso diverso rispetto ai metodi convenzionali, caratterizzato da una minore interferenza nei processi naturali del vino. 

Chiarificazione e filtrazione: cosa sono e perché vengono evitate

La chiarificazione è un processo impiegato nella vinificazione industriale per rimuovere le particelle sospese che possono rendere il vino torbido. 

Queste particelle includono lieviti morti (noti come fecce fini), tannini, proteine e altre sostanze solide. L’uso di agenti chiarificanti come gelatina, albume d’uovo, caseina (una proteina del latte), bentonite (un tipo di argilla) e altri, favorisce la formazione di aggregati pesanti che si depositano sul fondo del contenitore.

La filtrazione, d’altra parte, è un processo che rimuove particelle sospese dal vino passandolo attraverso filtri con pori di diverse dimensioni, a seconda del grado di limpidezza desiderato. Questo processo può spaziare da una filtrazione leggera, che rimuove solo le particelle più grosse, ad una filtrazione più intensiva per una limpidezza maggiore.

Nella produzione di vini non filtrati, questi processi vengono evitati per preservare la complessità e l’integrità del vino. La filtrazione e la chiarificazione, infatti, pur garantendo un aspetto più limpido e uniforme, spesso non riescono a differenziare efficacemente tra elementi da rimuovere ed invece elementi che contribuiscono al carattere unico del vino, compresi alcuni aromi e sapori.

Caratteristiche uniche dei vini non filtrati

I vini non filtrati si distinguono spesso per un aspetto leggermente più velato o torbido, segno distintivo della loro naturalezza. 

Invece di rimuovere il lievito attraverso la filtrazione, questi vini si lasciano decantare naturalmente. Questo processo consente alle particelle di lievito di depositarsi sul fondo del contenitore per gravità, rispettando l’evoluzione naturale del vino.

È essenziale utilizzare uve prive di malattie, difetti o contaminazioni, poiché qualsiasi imperfezione può essere esacerbata nel vino finale, se non per l’appunto chiarificato e filtrato.

Le uve non devono essere raccolte eccessivamente mature, per evitare rischi di fermentazioni indesiderate o di altri difetti nel vino. Questo controllo di qualità rigido assicura che solo le uve migliori siano utilizzate, contribuendo alla qualità e alla purezza del vino non filtrato.

 

Perché scegliere vini non filtrati

La scelta dei vini non filtrati non è solo una tendenza, ma una decisione consapevole che riflette un approccio più naturale e autentico alla vinificazione.

I vini non filtrati spesso presentano una complessità e una profondità di sfumature sensoriali superiore rispetto ai loro omologhi filtrati. 

Questo perché le particelle e i sedimenti che rimangono nel vino, come lieviti e tannini, continuano a interagire con esso, aggiungendo strati di sapore e aroma che si evolvono nel tempo. Questa interazione contribuisce a creare un vino più complesso e stratificato, offrendo un’esperienza degustativa più ricca e variegata.

Un aspetto distintivo dei vini non filtrati è la loro capacità di continuare a evolvere anche dopo l’imbottigliamento. A differenza dei vini filtrati, che sono più statici e uniformi, i vini non filtrati mantengono un carattere “vivo”, maturando nel tempo. Questo processo di affinamento continua a sviluppare il profilo del vino, rendendo ogni bottiglia unica e in costante trasformazione.

Per questo motivo i vini non filtrati sono un’espressione pura del terroir, ovvero l’insieme delle caratteristiche geologiche, geografiche e climatiche del luogo di origine delle uve. Questi vini riflettono non solo il suolo e il clima, ma anche la filosofia e l’approccio dei vignaioli al loro mestiere. 

Senza l’intervento della chiarificazione e della filtrazione, ogni bottiglia racconta una storia più diretta e autentica della sua origine, portando con sé la firma inconfondibile del suo creatore.

La produzione di vini non filtrati è generalmente meno invasiva. Questo approccio si allinea con le pratiche di agricoltura biologica e biodinamica, riducendo l’uso di additivi e sostanze chimiche.

Inoltre, il minore intervento nei processi naturali del vino riduce l’impatto ambientale della produzione, contribuendo a un ecosistema più sano e sostenibile.

Consigli per la corretta conservazione dei vini non filtrati 

I vini non filtrati possono avere una durata di conservazione migliore rispetto ai vini filtrati, poiché contengono degli antiossidanti naturali non rimossi dal processo di chiarifica e/o filtrazione. 

Sebbene molti vini non filtrati possano invecchiare molto bene, alcuni possono richiedere una conservazione più attenta per mantenere le loro qualità ottimali. 

È importante notare che la variazione nella durata di conservazione dipende da molti fattori, tra cui la varietà di uva, il metodo di vinificazione e le condizioni di conservazione.

Per preservare al meglio le qualità di un vino non filtrato, è essenziale seguire alcune pratiche di conservazione:

  • Conservare le bottiglie in un luogo fresco e buio, lontano da fonti di calore e luce diretta.
  • Mantenere una temperatura costante, idealmente tra i 12 e i 18 gradi Celsius.
  • Se possibile, conservare le bottiglie in posizione orizzontale per mantenere il tappo umido, se di sughero, e assicurare una sigillatura ottimale.
  • Evitare di scuotere o muovere frequentemente le bottiglie

La crescente popolarità dei vini non filtrati riflette un desiderio di ritorno all’autenticità e alla naturalità. 

Questi vini non solo offrono un’esperienza sensoriale più ricca e complessa, ma rappresentano anche un impegno verso pratiche di produzione più sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Un esempio di vino naturale non filtrato, prodotto da uva garganega, è il nostro Roncaie sui Lieviti. Un vino frizzante, fresco e dissetante, perfetto per accompagnare una merenda o un aperitivo in compagnia oppure da abbinare alla pizza e stuzzichini fritti.

Ad eccezione fatta per Albina che viene filtrato prima di andare in bottiglia per evitarne rifermentazioni durante i trasporti, tutti gli altri vini prodotti dalla nostra azienda in Gambellara, vengono imbottigliati senza ne chiarifica ne filtrazione alcuna.

Mentre la conservazione e la durata possono richiedere un’attenzione particolare, l’unicità e l’espressività di questi vini da agricoltura biodinamica li rendono una scoperta degna per ogni appassionato di vino. Invitiamo gli amanti del vino a esplorare e apprezzare la diversità e la profondità dei vini non filtrati, scoprendo così nuove dimensioni del gusto e del terroir.

Scoprili nel nostro wine shop online.

Commenti (2)

  • Come va servito un vino bianco non filtrato ? Si apre la bottiglia e si versa normalmente nel bicchiere o meglio versarlo in un decanter ?

    • Gentile Jessica, la scelta dipende dalla quantità dei lieviti presenti nel fondo della bottiglia. Se il vino non presenta ad occhio nudo grossi residui, allora si può evitare l’utilizzo del decanter.

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