Vino vegano e vino biodinamico: differenze e sostenibilità
Quando parliamo di vino vegano, intendiamo un vino realizzato senza utilizzare alcun prodotto o sottoprodotto di origine animale.
Al giorno d’oggi, la scelta vegana non riguarda più solo il cibo ma si estende a molti altri aspetti della vita, incluso il vino. Sì, hai capito bene!
Anche il vino può essere vegano, e c’è una storia affascinante dietro questa evoluzione.
In questo articolo scoprirai non solo cos’è e come si differenzia dai vini tradizionali, ma anche il percorso che porta a questa scelta etica e sostenibile.
Impatto ambientale del vino
Produrre vino vegano può fare la differenza in termini di impatto ambientale (così come il vino che nasce seguendo il metodo biodinamico).
L’impatto ambientale della produzione tradizionale del vino è un argomento complesso che abbraccia diverse dimensioni, dalle pratiche colturali fino al packaging e alla distribuzione.
Andiamo per gradi.
Prima di tutto dobbiamo tenere in considerazione l’uso e lo sfruttamento del suolo. La viticoltura può portare alla deforestazione e all’uso intensivo dei terreni, influenzando e minacciando l’equilibrio e la naturale biodiversità dei vari ecosistemi. Le pratiche convenzionali possono favorire la monocoltura, riducendo la varietà delle piante e degli animali.
In secondo luogo dobbiamo considerare la questione del consumo d’acqua: la viticoltura ne richiede grandi quantità, specialmente in regioni aride dove l’irrigazione è essenziale. Questo può portare a stress idrico nelle comunità locali e impattare negativamente sugli ecosistemi acquatici.
La produzione convenzionale spesso fa affidamento su pesticidi, erbicidi e fertilizzanti chimici per incrementare le rese e combattere malattie e parassiti.
Questi prodotti chimici possono contaminare il suolo, l’acqua e l’aria, danneggiando la fauna selvatica, i lavoratori agricoli e le comunità vicine. Inoltre, possono contribuire alla riduzione della salute del suolo a lungo termine.
La produzione di vino comporta poi emissioni di CO2 e altri gas serra a vari livelli, dall’uso di macchinari agricoli alla fermentazione (che rilascia CO2), dalla produzione di bottiglie e imballaggi al trasporto del prodotto finito. Le bottiglie di vetro, in particolare, sono pesanti e richiedono molta energia per essere realizzate e trasportate.
Molti produttori stanno adottando pratiche più sostenibili come la viticoltura biologica, che vieta l’uso di pesticidi sintetici e fertilizzanti chimici, e la viticoltura biodinamica, che considera la vigna come un ecosistema integrato.
Altre pratiche includono la riduzione dell’uso dell’acqua attraverso sistemi di irrigazione efficienti, l’adozione di fonti di energia rinnovabile, il miglioramento dell’efficienza energetica e l’utilizzo di materiali di imballaggio sostenibili. Nella nostra azienda agricola Giovanni Menti, abbiamo iniziato ad adottare già da tempo tutte le pratiche qui sopra menzionate.
Cosa si intende per vino vegano?
Come accennato, parlare di vino vegano significa riferirsi a un vino realizzato senza utilizzare alcun prodotto o sottoprodotto di origine animale nel corso della sua elaborazione e chiarificazione.
Nella produzione di vino convenzionale, gli agenti chiarificanti di origine animale come gelatina, albumina, caseina, e ittiocolla vengono usati per rimuovere impurità come proteine, fecce di lieviti e altre sostanze che possono rendere il vino torbido.
Questi agenti attraggono le particelle sospese, che poi si depositano sul fondo dei contenitori, permettendo di ottenere un vino limpido.
I vini vegani, invece, utilizzano agenti chiarificanti di origine non animale, come bentonite (argilla), carbone vegetale o proteine vegetali, assicurando che il prodotto finale sia conforme ai principi vegani.
Filosofia vegana
La filosofia vegana è un approccio etico alla vita che cerca di escludere, per quanto possibile e praticabile, tutte le forme di sfruttamento e crudeltà verso gli animali per l’alimentazione, l’abbigliamento o altri scopi.
Pertanto, le persone vegane si astengono dal consumare prodotti animali e di derivazione animale: non solo carne e pesce ma anche latticini, uova, miele e rifiutano prodotti non alimentari come pellicce, cuoio e cosmetici testati su animali.
La filosofia vegana si fonda su tre principali pilastri:
- Le persone vegane credono nel diritto degli animali di vivere liberi da sofferenza e sfruttamento da parte degli umani.
- Molti adottano una dieta vegana per benefici legati alla salute, inclusa la riduzione del rischio di malattie cardiache, diabete, obesità e altro.
- La produzione di cibo basata sugli animali è significativamente più onerosa per l’ambiente rispetto a quella basata sulle piante, in termini di uso dell’acqua, deforestazione, emissioni di gas serra e inquinamento. Ridurre il consumo di prodotti animali può diminuire l’impatto ambientale.
Nel contesto del vino, la filosofia vegana si traduce nella scelta di vini che rispettino questi principi, escludendo l’uso di qualsiasi prodotto di origine animale nel loro processo produttivo.
Questa scelta spinge l’industria vinicola verso pratiche più inclusive e rispettose dell’ambiente e degli animali, influenzando positivamente la sostenibilità complessiva del settore.
Come capire se il vino è vegano?
Capire se un vino è vegano, biologico o biodinamico, non è sempre immediato, ma ci sono alcune strategie che puoi adottare per farlo.
Ecco alcuni consigli:
- Leggi l’etichetta: sempre più produttori di vino vegano stanno iniziando a indicare chiaramente sulle loro etichette questa caratteristica. Questo può includere simboli specifici, come un fiore, una V dentro un cerchio, o una dichiarazione testuale. Tuttavia, la presenza di un’etichettatura vegana varia molto in base alla legislazione di ogni paese e alle politiche dell’azienda.
- Cerca certificazioni: alcuni vini potrebbero avere certificazioni che indicano che sono vegani. Queste certificazioni provengono da organizzazioni terze che verificano la produzione di vino senza l’uso di prodotti di origine animale. Le certificazioni possono offrire un ulteriore livello di fiducia.
- Visita il sito web del produttore: molti produttori forniscono dettagli sulle loro pratiche di vinificazione sul loro sito web, inclusi gli agenti chiarificanti usati. Questo può essere un ottimo modo per scoprire più informazioni sui loro vini e sulle loro politiche riguardanti la produzione vegana.
- Contatta direttamente il produttore: se hai dubbi, il modo più diretto per ottenere una risposta è contattare il produttore. La maggior parte delle aziende saranno felici di fornire informazioni sui propri processi produttivi e sui prodotti usati.
- Utilizza risorse online e app: esistono diverse risorse online e app dedicate a elencare i vini vegani. Queste possono essere utili per verificare rapidamente lo status vegano di un vino specifico o per trovare vini che soddisfano questi criteri.
È importante notare che l’assenza di un’etichettatura specifica non significa necessariamente che un vino non sia vegano.
La mancanza di etichettatura può essere dovuta a vari fattori, come le scelte di marketing del produttore o le normative locali. Pertanto, se il vino che ti interessa non è esplicitamente etichettato come vegano, le strategie sopra menzionate possono aiutarti a fare ulteriori ricerche.
Definizione di vino biodinamico
Il vino biodinamico rappresenta una filosofia e un metodo di coltivazione e produzione del vino che vanno oltre i principi dell’agricoltura biologica, integrando pratiche che considerano la vigna come parte di un ecosistema più ampio, interconnesso e vivente.
Basata sui principi fondati negli anni ’20 da Rudolf Steiner, la viticoltura biodinamica mira a creare un equilibrio sostenibile nella vigna, promuovendo la salute del suolo, delle piante e degli animali senza l’uso di sostanze chimiche sintetiche.
Differenze tra vino vegano, biologico e biodinamico
Le differenze tra vino biologico, vegano e biodinamico riguardano i metodi di coltivazione delle uve e i processi di vinificazione adottati, ciascuno con le proprie specifiche filosofie e pratiche.
Vino Biologico (Organico)
Il vino biologico è prodotto seguendo i principi dell’agricoltura biologica, che vieta l’uso di pesticidi, erbicidi, fungicidi e fertilizzanti chimici sintetici nella coltivazione delle vigne. L’obiettivo è promuovere la salute del terreno, delle piante e degli animali, riducendo al minimo l’impatto ambientale.
La produzione biologica è strettamente regolamentata da normative che variano da un paese all’altro, ma che generalmente richiedono la certificazione da parte di un organismo accreditato.
L’accento è posto sulla prevenzione dei problemi attraverso pratiche agricole che mantengono l’equilibrio naturale, piuttosto che sull’intervento diretto per combattere malattie o parassiti.
Vino Vegano
Un vino è considerato vegano se nel suo processo produttivo non vengono utilizzati prodotti o sottoprodotti di origine animale. La differenziazione principale rispetto ai vini tradizionali si trova nella fase di chiarificazione: i vini vegani utilizzano agenti chiarificanti vegetali o minerali anziché quelli di origine animale.
Non esistono normative ufficiali che definiscono le caratteristiche che rendono un vino vegano, ma esistono certificazioni da parte di terze parti che possono attestare la conformità di un vino ai principi vegani.
L’attenzione è rivolta all’assenza di componenti animali nel vino, ma non implica necessariamente l’uso di pratiche biologiche o biodinamiche, a meno che non sia specificato diversamente.
Vino Biodinamico
La viticoltura biodinamica è un approccio olistico che tratta la vigna come un ecosistema interconnesso e autosufficiente. Si basa sui principi dell’antroposofia di Rudolf Steiner, che includono l’uso del calendario lunare e planetario per determinare i tempi ottimali per la semina, la potatura e la raccolta, nonché la preparazione e l’uso di compost biodinamico e preparati a base di erbe.
La certificazione biodinamica è fornita da organizzazioni specifiche (come Demeter o Biodyvin) che hanno standard rigorosi per la coltivazione delle uve e la produzione di vino.
L’obiettivo è migliorare la salute e la vitalità del vigneto, creando un terreno ricco e biodiverso che supporti piante robuste e produca uve di alta qualità senza l’uso di sostanze chimiche sintetiche.
Questi approcci non sono necessariamente esclusivi tra loro: un vino può essere allo stesso tempo biologico e vegano, o biodinamico e vegano.
Scegliere il vino in modo consapevole
Quando scegli un vino, guardare le certificazioni o informarsi bene in merito alla filosofia produttiva può aiutare a orientarti verso scelte più sostenibili.
Considera l’impronta ecologica del tuo vino. I vini locali, ad esempio, riducono la necessità di trasporti lunghi, tagliando così le emissioni di carbonio. Anche il packaging conta: bottiglie riciclabili e tappi di sughero naturale o tappi a vite fanno la differenza.
Scegliere vini da piccoli produttori, non solo sostiene l’economia locale, ma spesso significa anche vini fatti con più passione e attenzione verso pratiche sostenibili, e che spesso si ispirano alla tradizione, proprio come il vino che produciamo nella nostra azienda agricola Giovanni Menti.
Quando possibile, orientati verso vini che promuovono il fair trade, assicurandoti che chi lavora duramente per produrli sia trattato e remunerato equamente.
Educarsi è fondamentale. Esplora, fai domande, partecipa a degustazioni.
L’industria del vino è ricca di storie affascinanti e di persone appassionate felici di condividere la loro conoscenza. E ricorda, ogni scelta conta.
La nostra scelta è quella di produrre un vino salvaguardando il nostro territorio, valorizzando l’autenticità, nel rispetto della tradizione e dei metodi antichi.
Anche il piccolo gesto di scegliere un vino più sostenibile può contribuire a un impatto positivo più ampio.
Vieni a trovarci nella nostra cantina di Gambellara per farti raccontare la nostra filosofia produttiva fondata sul metodo biodinamico e assaggiare i nostri vini genuini.